L’olio extravergine d’oliva è un alimento prezioso, ricco di proprietà nutritive e dal gusto unico. È uno dei condimenti più utilizzati sulle tavole italiane, e la sua crescente popolarità ha portato a un aumento dell’offerta di oli di qualità variabile.
Per scegliere un buon olio extravergine d’oliva, è importante prestare attenzione a una serie di fattori.

1. Il prezzo

Come regola generale, è bene diffidare degli oli particolarmente a buon prezzo. La produzione di olio extravergine d’oliva è un processo lungo e costoso, che richiede l’utilizzo di olive pregiate. Un olio di alta qualità non può essere prodotto a basso costo.

2. La bottiglia

La luce accelera l’ossidazione dell’olio, che lo rende rancido. Per preservarne le proprietà, è importante scegliere bottiglie di vetro scuro o di ceramica. Le bottiglie di plastica, invece, non sono adatte alla conservazione dell’olio extravergine d’oliva.

3. La data di scadenza

L’olio extravergine d’oliva ha una durata di circa 18 mesi. È preferibile scegliere oli di recente imbottigliamento, per assicurarsi che siano ancora freschi e di alta qualità.

4. La spremitura

La spremitura a freddo è il metodo migliore per ottenere un olio di alta qualità. L’olio deve essere estratto a una temperatura inferiore a 27 gradi centigradi, utilizzando un sistema di estrazione meccanico. La spremitura a freddo consente di preservare le proprietà nutritive e organolettiche dell’olio, che risulta più ricco di polifenoli e antiossidanti.

5. Il colore

Il colore dell’olio extravergine d’oliva non è un indicatore di qualità. L’olio può essere limpido e lucente, ma anche torbido. In alcuni casi, il colore torbido è dovuto a una scelta del produttore, che preferisce non filtrare l’olio per preservarne le proprietà aromatiche.

6. Il processo di produzione

Gli oli prodotti artigianalmente hanno un processo di estrazione più lento e garantiscono una migliore qualità. Per riconoscerli, cercate in etichetta le parole “frantoio” e “azienda agricola”. I frantoi artigianali sono spesso piccole aziende a conduzione familiare, che producono olio utilizzando metodi tradizionali.

Ecco alcuni esempi concreti di come applicare queste regole:

• Se trovate un olio extravergine d’oliva ad un prezzo molto più basso, rispetto ai prezzi di mercato, è probabile che non sia di alta qualità.
• Se la data di scadenza è superiore a 24 mesi, è meglio scegliere un altro olio.
• Se l’etichetta non indica la spremitura a freddo, è meglio diffidare.
• Se l’olio è limpido e lucente, ma ha un sapore amaro e piccante, è probabile che sia di buona qualità.
• Se l’olio è torbido, ma ha un aroma intenso e fruttato, è probabile che sia di buona qualità.
• In conclusione, per scegliere un buon olio extravergine d’oliva, è importante prestare attenzione a questi fattori. Ricordate: un buon olio non costa poco, ma è un investimento per la salute e il gusto.

Ecco alcuni suggerimenti aggiuntivi per scegliere un buon olio extravergine d’oliva:

Se possibile, acquistate l’olio da un produttore locale o da un frantoio artigianale. In questo modo, potrete essere certi di acquistare un prodotto di qualità.
Fate attenzione all’aroma dell’olio. Un buon olio extravergine d’oliva deve avere un aroma intenso e fruttato.
Fate un assaggio dell’olio. Un buon olio extravergine d’oliva deve avere un sapore equilibrato, con note di amaro e piccante.
Con un po’ di attenzione, potrete scegliere un buon olio extravergine d’oliva che vi soddisferà in ogni occasione.